Ho aperto questo blog poco prima di arrivare in Kenya, con l'idea di raccontare quel che succede in questo angoletto d'Africa. Poi complice la connessione antelucana e la depressione cosmica, poco ne ho fatto.
Ogni tanto ci riprovo, ma con entusiasmo zoppicante. E finisco per inciampare nella routine e dimenticarmi del blog.
Per esempio, oggi e' sabato.
Devo andare a pagare la bolletta che senno' mi tagliano la luce.
C'e' un nuovo servizio per cui puoi pagare online, ma il sito internet non funziona. L'ufficio bollette e' chiuso e mi tocca solo sperare che possa pagare in posta.
Devo prelevare per la Giordania, perche' in ufficio non sono riusciti a farmi l'assegno quindi devo metterci del mio finche' non torno.
Quindi devo andare alla mia banca preferita, dove combinano casini a cadenza settimanale.
Devo fare la lavatrice, con una macchina del primo novecento che non ho ancora capito come mai funziona con l'elettricita' invece che a carbone.
Devo pulire la casa, disordinata e languida coi suoi vasi di rose sfiorite.
Ed infine, devo preparare una presentazione per la riunione in Giordania, dove ci sara' il n.2 dell'agenzia prossimo a diventare il n.1.
E quando ho finito quella, devo preparare una concept note da presentare al direttore regionale.
Per la cronaca, nessuna di queste amenita' l'ho ancora cominciata.
Di nuovo: e' sabato mattina. Quando vivevo nella media isla il sabato mattina scrivevo, con gli uccellini fuori dalla terrazza che cantavano e il sole che mi baciava i piedi. Qui ci sono corvi e cornacchie che svolazzano costantemente attorno al mio appartamento, il sole ha deciso di svernare in Somalia e il tempo per il blog si conta in nanosecondi.
Pero' ieri sera ho mangiato un risotto ai gamberetti, tartufo nero e Cartizze, che e' l'unica cosa degna di essere riportata qui. Se non fossi gia' sposata mi sposerei con lo chef (vabbe' e' del Veneto quindi non lo sposerei comunque, ma ci siamo capiti)
Intanto, buon compleanno papi!
Ogni tanto ci riprovo, ma con entusiasmo zoppicante. E finisco per inciampare nella routine e dimenticarmi del blog.
Per esempio, oggi e' sabato.
Devo andare a pagare la bolletta che senno' mi tagliano la luce.
C'e' un nuovo servizio per cui puoi pagare online, ma il sito internet non funziona. L'ufficio bollette e' chiuso e mi tocca solo sperare che possa pagare in posta.
Devo prelevare per la Giordania, perche' in ufficio non sono riusciti a farmi l'assegno quindi devo metterci del mio finche' non torno.
Quindi devo andare alla mia banca preferita, dove combinano casini a cadenza settimanale.
Devo fare la lavatrice, con una macchina del primo novecento che non ho ancora capito come mai funziona con l'elettricita' invece che a carbone.
Devo pulire la casa, disordinata e languida coi suoi vasi di rose sfiorite.
Ed infine, devo preparare una presentazione per la riunione in Giordania, dove ci sara' il n.2 dell'agenzia prossimo a diventare il n.1.
E quando ho finito quella, devo preparare una concept note da presentare al direttore regionale.
Per la cronaca, nessuna di queste amenita' l'ho ancora cominciata.
Di nuovo: e' sabato mattina. Quando vivevo nella media isla il sabato mattina scrivevo, con gli uccellini fuori dalla terrazza che cantavano e il sole che mi baciava i piedi. Qui ci sono corvi e cornacchie che svolazzano costantemente attorno al mio appartamento, il sole ha deciso di svernare in Somalia e il tempo per il blog si conta in nanosecondi.
Pero' ieri sera ho mangiato un risotto ai gamberetti, tartufo nero e Cartizze, che e' l'unica cosa degna di essere riportata qui. Se non fossi gia' sposata mi sposerei con lo chef (vabbe' e' del Veneto quindi non lo sposerei comunque, ma ci siamo capiti)
Intanto, buon compleanno papi!
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